Un'antica testimonianza di Aristotele dice che era vergognoso per gli spartani vendere la propria terra. Questa posizione, che matura negli effetti apicali il fenomeno non-personale Hitler (motiva, questa mia tesi, l’impostazione del romanzo Hitler, come da affermazioni fatte nell’officina teorica) e attua il rovesciamento dell’umanismo stesso in anti-umanismo, ha una lunga tradizione filosofica ed ermeneutica. gg] ; ma non tutte le lingue (e dunque per ipotesi non tutti i modi di pensare) presentano queste caratteristiche. (Pierre Corneille) Educare la mente senza educare il cuore significa non educare affatto. Il fanciullo, che non ha ancora raggiunto la piena maturità, non è in grado di dare a sé stesso le regole: dovrà obbedire a principi ricevuti dall’esterno, cioè dai suoi educatori. Contenuto trovato all'interno – Pagina 2Aristotele venne solo dopoché la grande vita delle Repubbliche elleniche erasi ... vincere un nemico , assicurare o allargare la potenza dello Stato ... Si pensi all’esempio dell’Edipo re di Sofocle che narra del re che giace con la propria madre ignorando che lo sia. Una tesi esplicitamente contrapposta a quella di Schlick si deve al filosofo scozzese, di tradizione idealista, A. C. Campbell, considerato fra i massimi esponenti del libertarismo. [57] D. Davidson, Azioni ed eventi, cit., p. 294. L'allenatore della Roma, José Mourinho, ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida di ritorno di domani valida per i playoff di Conference League. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia. Non deve stupire il fatto che in Aristotele non troviamo una vera e propria questione della “libertà del volere”. Davidson intende aderire a un sistema ontologico che denomina “monismo anomalo”: il sistema è monistico in quanto aderisce al materialismo, dal momento che ammette: a) che tutti gli eventi siano fisici, ma se ne discosta (è “anomalo”) in quanto nega: b) che si possano dare spiegazioni puramente fisiche dei fenomeni mentali. Contenuto trovato all'interno – Pagina 791I nemici esterni sono vinti , indeboliti , intimoriti e respinti colla guerra ... ciò può costituire , come già notava Aristotele , una triste verità . (Blaise Pascal) L'amore e la ragione sono nemici giurati. Per malattia occidentale intendo la disattenzione cronica, da parte degli eredi e sviluppatori dell’umanismo occidentale, di focalizzare l’idea vuota di coscienza e di di autoconsapevolezza, anzitutto laddove, come nelle arti, è essa il limite espressivo a cui l’uomo tende, per apprendere a stare di fronte al mistero e di sé e del mondo. gg]) il fatto che chi respira affannosamente sia anche febbricitante, e questo, come sappiamo, al retore può bastare per persuadere. ), anzi proverebbero che non possiamo essere ritenuti responsabili dei desideri o delle intenzioni, ma solo delle azioni, che sono sotto il nostro controllo: The mere appearance of an intention to act could not be controlled consciously; only its final consummation in a motor act could be consciously controlled[61]. Quando la storia si vendica. Dall'intervento sui social di Zanetti si capisce che la decisione di cacciare Oriali non gli è piaciuta per niente: "La parola 'grazie' non è abbastanza per chi da anni e per anni ha condiviso il mondo Inter sempre al massimo. Ultime notizie, ultim'ora oggi, mercoledì 18 agosto 2021: le autorità sanitarie USA hanno comunicato il via ai richiami dal prossimo mese The analyzes contained in this volume are developed on different legal and philosophical areas. Anche Campbell, nella sua argomentazione, parte dal significato comune che attribuiamo al termine “moralmente responsabile”: non lo attribuiamo quando riteniamo che «l’agente non avrebbe potuto farci niente (he could not help it)», sia se pensiamo che le cause di costrizione siano interne (passioni e desideri), sia che siano esterne al soggetto. Lo ha affermato il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid nella sua prima conferenza stampa. Contenuto trovato all'internoThe transversal nature of this complex topic is at the core of this volume that stems from the insights developed within the PhD program “History, Cultures and Knowledge of Mediterranean Europe from Antiquity to the Contemporary Age” ... [41] J.L. o a . a Eudemo, VII, 2). Videogiochi: effetti positivi e negativi sui bambini Se sei un genitore nell'era tecnologica, sicuramente avrai un bambino che ha giocato, sta giocando, o giocherà con i videogiochi. Il riconoscimento di una anomalia propria del mentale consente, secondo Davidson, contemporaneamente di affermare il carattere “deterministico”, cioè universale e rigoroso, delle leggi causali che collegano eventi fisici, e di negare che esistano leggi deterministiche, cioè relazioni “nomologiche”, che uniscano eventi mentali e fisici. Il 07/12/2015 10:58, Wsgctreu Qwshaskjdf ha scritto: Ciao Ho visto il tuo nome nella lista del seminario di Sinistra Italiana,in realtà sono stato anche sorpreso di vedere il mio. [52] D. Davidson, Azioni ed eventi (1980) tr. Copyright © 2021 Storia delle idee. Occorre infatti ricordare che il termine “libero” ha per i greci una connotazione propriamente politica e si riferisce a un cittadino nato libero e dotato di beni economici; seguendo le indicazioni di M. Nussbaum[26], possiamo dire che solo nel primo secolo d. C., grazie a Seneca, viene introdotto il significato di “libero” come “padrone del proprio pensiero”. L'intemperante si lascia vincere dal desiderio e dall'impulsività, che gli esseri umani hanno in comune con gli esseri sprovvisti di ragione, quindi non riesce ad agire secondo la propria intenzione, ma non per questo non conosce la giusta regola di condotta: semplicemente è incapace, in alcune circostanze, di esercitare il dominio sulle sue passioni. Per Aristotele, che equipara la “depravazione” a un male cronico, cioè incurabile, e l’“intemperanza” a un male non permanente, l’“intemperanza” non è allora un vizio, in quanto non è un vero e proprio stato o abito dell’individuo agente, mentre lo è la “depravazione”. Secondo Ayer, che per questa tesi può essere considerato uno dei fondatori del compatibilismo in etica, è quindi necessario conciliare la libertà del volere con la causalità: proverò a dimostrare che il fatto che la mia azione sia causalmente determinata non implica necessariamente che io sia costretto a compierla – vale a dire non implica necessariamente che io non sia libero[44]. 2) il principio di non contraddizione: non si può affermare e negare nello stesso soggetto nello stesso tempo e sotto lo stesso rapporto due predicati contraddittori. Infatti, dal momento che fra l’insorgere della coscienza del volere e l’inizio dell’azione intercorre un intervallo di 150 microsecondi (differenza temporale fra i 550 msec. Davidson non cela la sua adesione alla proposta avanzata da Kant che, nella Fondazione della metafisica dei costumi del 1795, così si esprimeva: Questo deve essere assolutamente presupposto: che non si dà una reale contraddizione fra libertà e necessità naturale nelle medesime azioni umane perché tantomeno si può rinunziare al concetto di natura così come a quello di libertà[58]. […] Un sillogismo potrebbe sussistere anche senza premesse di questo tipo, ma non sarebbe mai una dimostrazione. (Aristotele, Categorie). Saggio di teoria morale (1981), Armando, Roma 2007. . "Da una nuova evangelizzazione del sociale possono derivare un nuovo umanesimo e un rinnovato impegno culturale e progettuale. Contenuto trovato all'interno – Pagina 998... esaminando bene i motivi che ricca alla scuola di Aristotele . ... l'uno , riguardante l'esterno , era di vincere una parola sola ( EVAPOELQ ) ... before the appearance of the conscious will to act (W)[60]. La questione del “libero arbitrio”, in seguito, com’è noto, attraverserà tutta la storia del pensiero cristiano, chiamato a conciliare la libertà del volere con l’onnipotenza divina. quelli che hanno la respirazione affannata e hanno la febbre; fra le due cose (avere il respiro affannato e avere la febbre) non c’è un rapporto di conseguenza necessaria ma solo una congiunzione, una (diciamo così) co-occorrenza, e tuttavia (come abbiamo visto) questi segni possono essere utilizzati in retorica per costruire entimemi (non sillogismi): la respirazione affannata è segno (debole) della febbre, ma è verosimile (e, per giunta, condiviso dal pubblico! [24] Ci permettiamo di usare qui una traduzione del termine greco diversa da quella più consolidata di “incontinenza” per evitare nel lettore confusione con il senso corrente in italiano di “incontinenza”, considerato sinonimo di “intemperanza”. Comunque il parallelismo così costruito fra linguaggio e concetti rende dunque il linguaggio anche un possibile strumento di conoscenza. Ascolta l'audio registrato lunedì 7 marzo 2016 in radio. Immaginarsi quindi l'imbarazzo del suo braccio destro Stefanos: andato al bordello della tenutaria Manto, si trova testimone del ritrovamento di un cadavere eccellente. La risposta di Campbell è negativa: nonostante l’analisi moreana possieda il merito di porre l’attenzione sul momento della “scelta”, non c’è bisogno di caratterizzare quest’ultima in termini di condizionale: sarebbe meglio dire che condizione della responsabilità morale di A è che avrebbe potuto scegliere diversamente[50]. Paradossale appare poi a Campbell l’esclusione dall’ambito dell’interesse morale del lontano passato: i morti, non essendo punibili, non hanno avuto forse responsabilità? [17] Aristotele, Etica Nicomachea, 1109b, 30-34, cit., p. 187. Aristotele precisa in questo contesto (Etica Eudemia, 1224 a 15-26) che negli esseri inanimati il principio che li muove, cioè l’impulso (ormé) è semplice, così come avviene nel caso degli altri viventi: «infatti non hanno ragione e desiderio contrario, ma vivono del desiderio», mentre. Previste sanzioni da 400 a 1000 euro sia per chi non ha il . Riceverà comunque per le sue azioni lodi o punizioni, valide come strumento di educazione alla virtù e ai buoni sentimenti. (Aristotele, De interprpretazione). (Sun Tzu) che connetta cioè antecedente e conseguente come causa ed effetto. Tale discorso, poi, è universale o particolare. Come mero fenomeno soggettivo la libertà viene invece ricondotta a un sentimento (feeling) che corrisponde alla consapevolezza che si sta agendo secondo i propri desideri, senza un’ampia considerazione delle catene di cause e motivi remoti dai quali il motivo presente dipende. Il pentimento è considerato infatti “prova” che, in situazione di conoscenza di tali circostanze, il soggetto agente avrebbe agito diversamente perché conosce la regola di condotta moralmente giusta. ; è definita come “ciò che non è detto di un soggetto né è in un soggetto”, ed è distinta dalla “sostanza seconda”, cioè dai generi e dalle specie naturali come ad esempio animale, uomo, ecc. Dall’altra parte il “moralista” afferma che «il poter agire moralmente è condizione essenziale del nostro essere moralmente responsabili»[43]: infatti se le mie azioni dipendessero dal caso e non dalla mia libera scelta, non potrei esserne ritenuto causa e non potrei essere chiamato a risponderne. Sostiene efficacemente Mario De Caro nella sua introduzione al concetto di “libero arbitrio”: «la libertà è conditio sine qua non di alcuni concetti fondamentali, quali responsabilità e autodeterminazione»[1], ma se, com’è ovvio, il concetto di libertà si può definire solo in stretta relazione con il concetto di “volontà” come potere di controllo sulle proprie azioni, l’analisi del significato del termine “volontà” è decisiva non solo in etica e nelle diverse “etiche applicate” ma anche in tutte quelle discipline, quali in particolare il diritto e la politica, che non possono fare a meno di determinare quali siano le condizioni per giudicare qualcuno responsabile o “capace” di responsabilità. Degno di nota è il fatto che per Aristotele, in questi casi, l’ignoranza delle circostanze non è sufficiente per poter considerare “involontaria” l’azione: è infatti necessario anche il “pentimento”, che consegue quando le circostanze prima sconosciute diventano note[21]. Contenuto trovato all'interno... e contribuiranno a difendere la terra da qualsiasi nemico esterno” (OC 10, p. 347). ... dunque non possono vincere la loro ignoranza da soli” (OC 9, p. Però, quando questi vi si portino secondo il loro impulso naturale, ossia quello che hanno per se stessi, non si dice “per costrizione”, tuttavia neppure “volontari”, ma l’antitesi è senza nome[8]. [32] G. E. Moore, Ethics (1912), Oxford University Press, Oxford 2005, pp. Ora, dal momento che il nostro sistema nervoso è costituito da piccolissimi “mattoni di materia”, e che quindi, allo stato attuale delle conoscenze fisiche, non è possibile prevedere con assoluta certezza le azioni e reazioni umane, mentre è condizione necessaria per la vita civile ritenere l’uomo responsabile delle sue azioni, rimane compito fondamentale della filosofia chiarire il senso che il termine “volontario” assume nei diversi contesti. Nel caso presentato da Moore invece tale tipo di “inferenza dalla conclusione” non è valida, in quanto non ha senso dire “se non posso, non ho scelto di”: si dovrebbe invece dire “posso, sia che scelga sia che non scelga”. Tale definizione, pur nell’evidente nuova cornice epistemologica e ontologica, fa uso di categorie analoghe a quelle che abbiamo visto all’opera nell’etica aristotelica. Nessun '6' al concorso di oggi del Superenalotto. Civilization IV, videogioco strategico a turni del 2005, appartenente alla serie Civilization di Sid Meier.. Citazioni dalle tecnologie []. In ogni caso, comunque sia consentito interpretare questo e simili esperimenti dei neuro-scienziati, rimane sul tappeto quella che Davidson chiama a ragione “anomalia” delle azioni umane rispetto agli altri eventi: in questo campo infatti gli esperimenti non possono annullare la serie di interpretazioni in gioco: lo scienziato “descrive” in un linguaggio, così come i soggetti sotto osservazione riferiscono, nel loro linguaggio, ciò di cui sono coscienti. I cookie rendono più facile per noi fornirti i nostri servizi. "Difenderemo e respingeremo questi attacchi dei nostri nemici interni ed esterni, mentre lavoriamo per accelerare gli sforzi umanitari", ha detto Abiy in un comunicato pubblicato su Twitter. Dove la scelta fra queste due cose non è in potere dell’agente e non può essere prodotta da lui secondo la sua volizione, là egli non è libero: quest’agente è sotto la necessità. Il primo principio della dinamica . Cura e traduzione di Mario Scaffidi Abbate Edizione integrale I Pensieri di Marco Aurelio (detti anche Ricordi, Colloqui con se stesso, Ammonizioni) sono un’opera fondamentale per chi voglia accostarsi alla saggezza degli antichi. Le tappe storiche. Di conseguenza, non si può dire che sia la coscienza a dar inizio e a “causare” l’atto. La paura di innamorarsi non è forse già un po' d'amore? Ciò che interessa in questo contesto è segnalare come in età moderna, età della rivoluzione scientifica e nel contesto della nascita e del fondarsi del pensiero politico liberale, la questione posta da Aristotele come problema della volontarietà dell’azione assume il carattere di rivendicazione della libertà di pensiero e di azione. il Mulino, Bologna 1992, p. 41. http://slideplayer.it/slide/2288745/8/images/64/Le+figure+del+sillogismo.jpg. Gli animali che hanno il sangue caldo e denso, in virtù di tali caratteristiche, producono una maggiore forza, si mostrano di indole ardente e sono spesso eccitabili alla collera. Dal momento che il filosofo che per primo ha fornito all’etica gli strumenti teorici necessari a collocare in una cornice categoriale adeguata la questione della volontà è Aristotele, nonostante alcuni studiosi ne riducano il ruolo nella storia dell’etica a mero «momento fondamentale di una lunga evoluzione»[2], nella prima parte ricostruiremo le argomentazioni aristoteliche nella loro stringata struttura, per mostrarne poi, nella seconda parte, la presenza, esplicita o implicita, nelle teorie sulla volontà di pensatori riconducibili alla tradizione filosofica dell’“analisi del linguaggio ordinario”. Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce. La ricerca delle origini aristoteliche del concetto contemporaneo di volontà deve quindi più propriamente far riferimento al termine ekoúsios, tradotto con “volontario” nella sua applicazione all’agire umano, da analizzarsi comunque nei suoi complessi rapporti con la natura desiderante della “volontà”. Al fine di valutare la volontarietà dell’azione è necessario allora istituire una netta differenza, da ritenersi fondamentale per l’etica, fra “intemperanza” (akrasía), e “depravazione” o vizio (akolasía)[24], laddove la differenza fra i due tipi di comportamento è data dal diverso atteggiamento della “volontà”. I dialoghi e il rapporto oralità scrittura, Le dottrine non scritte: la metafisica dei principi, Il declino della penisola italica e la rinascita carolingia, La rinascita della cultura in Europa e la Scolastica, Tommaso d'Aquino: l'Aristotele cristiano tra fede e ragione, Dalla distinzione tra Ente e essenza alle cinque vie per giungere a Dio e l'analogia entis, La creazione, il problema del male e l'anima, Gli studi di ottica sulla luce e sui colori, La characteristica universalis e la logica, Personaggi e concetti principali della cultura romantica, Enciclopedia delle scienze: Logica e Natura, Enciclopedia delle scienze: Spirito soggettivo e oggettivo, Enciclopedia delle scienze: Lo spirito assoluto, Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente e il saggio La vista e i colori, Il nucleo del pensiero di Schopenhauer e la volontà di vivere, La critica a Hegel e l'irriducibilità del singolo, Il rovesciamento della dialettica hegeliana, Materialismo storico: Struttura e sovrastruttura, La fase di transizione e la costruzione del socialismo, Umano, troppo umano e la fase illuministica, Lobachevsky, Bolyai, Riemann e le geometrie non euclidee, Gli studi sulla natura della luce e dei colori, Sigmund Freud e l'interpretazione psicanalitica, Psico-pedagogia del '900 e scienze sociali, Bronfenbrenner: L’ecologia dello sviluppo umano, Vygotskij: la “scuola storico-culturale” e la teoria della zona di sviluppo prossimale, Gregory Bateson: scismogenesi, doppio legame ed ecologia della mente, La pragmatica della comunicazione e la scuola di Palo Alto, L'epistemologia di Einstein e la sua visione del mondo, Dal sogno di Raimondo Lullo all'intelligenza artificiale, Dall'intelligenza artificiale al dibattito sulla coscienza, http://www.annaverdiamministrazionicondominiali.it/wp-content/uploads/2016/02/opliti-ter-film1.jpg. Da allora, ebbi molti nemici sia interni che esterni. Aristotele inoltre quando fa riferimento in modo specifico al procedimento mediante il quale una proposizione viene risolta nei suoi elementi, e in particolare nelle proposizioni dalle quali è deducibile usa il termine analitica e non Logica. Se per esempio vogliamo definire il termine “uomo”, dobbiamo individuare il “genere prossimo” in cui esso rientra, che è quello di “animale”, e poi vedere le “specifiche” che determinano il genere animale, finché trovo la “differenza” distintiva dell’uomo, che è il fatto di essere “razionale”. L’idea di libertà, dunque, per come viene definita da Locke, presuppone sia l’idea di volontà come facoltà (nonostante Locke inviti a non pensare che il termine facoltà indichi la presenza in noi di un’enigmatica entità distinta), sia l’idea di potere, idea però alquanto oscura e capace di generare nuovi quesiti: qual è la natura del potere? Infatti oggetto di deliberazione non potrebbe essere il fine; ma i mezzi per raggiungere i fini[12]. 132-136. Ebbene, per decidere sulla volontarietà di azioni simili a queste, Aristotele introduce la differenza fra costrizione in senso assoluto, come quella che si verifica nel caso dell’essere mosso dal vento o dell’essere prigioniero, e costrizione “in senso relativo”. The second part sketches some contemporary theories supporting compatibilism, stating that freedom of choice squares with universal laws of causality and others supporting libertarianism, asserting that will is an autonomous human faculty with own causal powers. Contenuto trovato all'interno – Pagina 998... esaminando bene i motivi che ricca alla scuola di Aristotele . ... l'uno , riguardante l'esterno , era di vincere una parola sola ( EUTE PEIG ) ... Di fronte a questa situazione, ricorda Ayer, il “determinista” afferma che, anche se non siamo ancora in grado di trovare le leggi causali che spiegano i nostri comportamenti, non per questo tali leggi non esistono: non possiamo cioè addurre a prova della libertà dell’uomo la nostra ignoranza delle leggi che governano le nostre azioni. […] Fondati sull’opinione sono gli elementi che appaiono accettabili a tutti, oppure alla grande maggioranza, oppure ai sapienti, e tra questi o a tutti, o alla grande maggioranza, o a quelli oltremodo noti e illustri. Così, quando parliamo dei desideri ai quali un uomo “obbedisce” in base a leggi psicologiche, facciamo riferimento a leggi di tipo descrittivo; siamo invece nell’ambito delle leggi prescrittive quando parliamo di “coercizione” dei nostri desideri. Contenuto trovato all'interno... non qualcosa di esterno alla ragione, ma una sua distorsione, una diastrophè. ... bene il nemico da affrontare, dopo le distinzioni di Aristotele, ... [38] Il saggio comparve sui «Proceedings of the Aristotelian Society» del 1956-1957. in Calabrese-Mucci, 1975, p.217). Sarà necessario che la scienza dimostrativa si costituisca sulla base di premesse vere, prime, immediate, più note della conclusione, anteriori ad essa e che siano cause di essa. «Vae victis», guai ai vinti, dice Tito Livio. Leggiamo questo passo, importantissimo, del De interpretatione: “… i suoni della (nella) voce, sono simboli delle affezioni dell’anima, e le lettere scritte (grafòmena) sono simboli dei suoni della voce; allo stesso modo poi che le lettere non sono le medesime per tutti, così neppure i suoni sono i medesimi; ma suoni e lettere risultano segni (shmeia) anzitutto delle affezioni dell’anima, che sono le medesime per tutti e costituiscono le immagini di oggetti già identici (immagini similari) per tutti (omòimata pràgmata éde tautà).”, (Vi faccio notare, fra parentesi, che qui le traduzioni che ho consultato divergono alquanto, perché quell’ omòimata è tradotto diversamente, “immagini similari”, oppure “identici”, ed effettivamente l’aggettivo òmoios secondo il mio vecchio Rocci significa effettivamente tanto “simile, somigliante” quanto “identico, medesimo”, così come il sostantivo omòimaton significa “immagine, simulacro, ritratto, copia”. Nonostante dichiari priva di senso la questione della libertà del volere, Schlick indica come nozione cardine della morale quella di “responsabilità”: il compito della morale sarebbe quello di individuare il “reale istigatore” di un’azione scorretta al fine di poterlo punire. In queste filosofie si ipotizza dunque una corrispondenza fra semiotica, linguistica e logica, cioè fra i modi del significare, il linguaggio e il pensiero. [39] J. L. Austin, Una giustificazione per le scuse, ibid., p. 173. Nel saggio del 1946 Libertà e Necessità, pur partendo dalla validità delle tesi proprie del neopositivismo che ogni evento ha una causa, e che compito dello scienziato sia individuare le leggi causali valide in natura onde essere in grado di prevedere gli eventi futuri, riconosce che, quando si tratta di azioni umane, la nostra capacità di previsione è molto limitata. S&F_scienzaefilosofia.it > Linguaggi > Sul significato di “volontà” nella filosofia contemporanea, insegna Storia della Filosofia all’Università della Calabria. [16] Aristotele, Etica Nicomachea, III, 1111b, 26, cit., pp. Vincere una guerra non basta. "Il recente Rapporto IPCC, sul Riscaldamento Globale di 1.5°C , - - aggiunge Federica Barbera, Ufficio Aree Protette e Biodiversità - ha evidenziato la necessità e l'urgenza di contenere l'aumento della temperatura media globale entro 1.5°C per poter vincere la sfida . Questa opzione metodologica, che prima facie sembrerebbe ininfluente per la scontata derivazione dell’aggettivo “volontario” dal sostantivo “volontà”, non è da ritenersi irrilevante in quanto i termini greci corrispondenti non traggono origine dalla stessa radice, tant’è che il nesso fra “volontà” e “volontarietà”, che nelle nostre lingue contemporanee viene dato come evidente, è posto come questione dagli studiosi dell’etica aristotelica e alcuni autorevoli interpreti, quali R. A. Gauthier–J.Y. La tesi alternativa di Campbell è che l’uomo possiede categoricamente, e non come potenzialità o disposizione, la facoltà di scegliere e volere, ed essa è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per agire di conseguenza.
Come Si Chiama Villabanks, Film Giapponesi Anni 2000, Imma Savastano Attrice, Cicerone Opere Filosofiche, Rimorchio Agricolo Usato Lombardia, Attrazione Inspiegabile Tra Due Persone,